Il treno parte e ce ne accorgiamo solo perché il mondo al di fuori del finestrino si muove. Siamo euforici e stanchi e non riusciamo a sentire quel colpo causato dall’impatto della porta della carrozza alla partenza; quel colpo che crea sempre un po’ di vuoto a chi parte.La nostra partenza da San Foca è stata rapida e nel pieno dei festeggiamenti, ma non si poteva fare altrimenti per un gruppo di disorganizzati cronici come il nostro. Il tempo passa troppo velocemente quando ci si diverte e in men che non si dica, ci ritroviamo senza accorgercene senza bicchieri in mano e su di una carrozza del treno per Torino, e con un sacco di ricordi addosso.
Il viaggio di ritorno è solo l’epilogo dei giorni precedenti e la malinconia si comincia a sentire all’avvicinarsi della meta. Si vorrebbe rimanere su quel treno a pensare e magari tornare indietro almeno con la testa a rivivere parte di quelle esperienze. Eppure bisogna andare incontro al ciclo delle cose. Si scende dal treno, ci si saluta, abbraccia e ci si gira le spalle andando verso casa, carichi di esperienze e amicizie maturate in questi giorni di vera e propria pazzia.
La fine del viaggio è solo l’inizio del perido che ci separa dal viaggio successivo, magari con compagni diversi o da soli, ma l’esperienza appena trascorsa rimane nelle nostre viscere e non si cancella facilmente.
Un ringraziamento a tutti.
A Sarà Düra
Ben fatto
LikeLiked by 1 person