[ITA] Bussoleno-Frascarolo

Un gruppone di quattordici ciclisti e quattro addetti al supporto con un camper e un furgone. Tutti riuniti in mattinata a Bussoleno, in via Walter Fontan al bar dei ragazzi aka in libreria. Tutti eccitati, spaventati per la strada da fare o inconsapevoli di quello che dovrà accadere perché alla prima esperienza di questo genere. Generazioni differenti di persone con differenti esperienze sotto la stessa bandiera NoTAV. Non importa se sei d’accordo o no con il progetto Tav. Questa è la storia di un esperienza fatta di persone felici di stare in compagnia e affrontare un lungo viaggio. Partiamo.

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Dopo la partenza da Bussoleno ci fermiamo immediatamente per la foto di rito in piazza a Bussoleno. Siamo scortati da amici e altri no Tav che non verranno con noi fino in Salento, ma affronteranno il primo pezzo insieme a noi. Pedaliamo nuovamente fino a Borgone per la prima tappa colazione. Abbiamo una lunga strada davanti, ma di fronte a un buon caffè e un pezzo di torta non si può dire di no. Grazie ai ragazzi del presidio di Borgone!

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La Valsusa speciale in questo momento. E’ primavera ed è tutto verde. I ciliegi sono foriti di bianco e tutta quella luce rende tutto magnifico. Il tempo atmosferico è perfetto, con il sol che fa risplendere la valle. Pedalare in queste condizioni è perfetto.

Un gruppo organizzato dovebbe macinare chilometri dopo uno stop, ma abbiamo un sacco di amici che ci aspettano e sopratutto abbiamo tanta fame, quindi stoppiamo nuovamente le nostre biciclette ad Almese, pochi chilometri dopo Borgone, per festeggiare la nostra partenza da parte del comitato locale. Sta diventando un viaggio enogastronomico. Mangiamo e facciamo due chiacchere al microfono della piazza, da dove il sindaco ci da il suo appoggio.

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Finita la seconda colazione non pedaliamo molto perché dobbiamo cominciare a caricare il furgone. Carichiamo le bici e ci dirigiamo in macchina verso Saluggia.

Lo so, per i puritai fare dei pezzi in macchina è riduttivo, quasi come barare, ma la motivazioe può essere definita: di sicurezza. Abbiamo evitato la tangenziale e le strade trafficate di Torino che son micidial e pericolose, dunque la scelta non è stata così azzardata.

Siamo così partiti da Saluggia. Pedaliamo in linea come dei veri ciclisti, ma ad un occhio attento appariamo disorganizzati e goffi. Siamo distratti, ma dovremmo essere perdonati dal fatto che non tutti noi sono pratici di viaggi lunghi in bici, in gruppo. Errori come far cadere la roba dalla bici e rischiare di perderla, o occupare la carreggiata per poter parlare con il vicino, o sfidarsi con piccole garette le quali vertono solitamente nel nulla o meglio definito: stanchezza,

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L’ambiente è inusuale per noi. Ci troviamo dentro strade passanti per immensi campi di riso tra Verbania e Pavia. Questi sono i posti della capitale europea del riso. I campi di riso sono invasi dall’acqua e comparati con i campi asiatici i nostri sono “artificiali” portando l’acqua dai canali limitrofi. Gettandosi, l’acqua viene intrappolata dentro il campo che possiede grandi paratie utili a tenere l’acqua dentro in modo da creare l’ambiente ideale per il risp. I campi sono posizionati in differenti livelli in modo da non sprecare lacqua quando un campo è troppo pieno , dunque l’acqua in eccesso viene riversata negli altri campi o in uno dei numerosi canali presenti. Un altra curiosità sono i trattori che solcano i terreni. Dei normali trattori con delle ruote di alluminio “sottile” ove sul perimetro ci sono punte utili al grip delle ruote, Inoltre la ruota, essendo sottile non rischia di rovinare troppo la semina del campo che si è deciso di andare.

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Intorno solo campi e fattorie! E’ tutto così pacifico!

L’obiettivo della giornata è frascarolo, una piccola città molto agricola, dove ci hanno ospitato al B&B della Fenicie dandoci la possibilità di accamparci nel suo giardino oltre ad alcuni dei nostri soci che hanno optato per dormire in camera. Non lontano da quì ci hanno preparato una buona cena al ristorante con riso, vino e buona compagnia e una buona dose di risate.

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C’è una Buona alchimia. E’ solo il primo giorno, ma ci stiamo divertendo molto!

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